Mi voleva Platone
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IL LIBRO | Il professor di Filosofia Alvise Zamboni va a trascorrere la pensione nel paese natio, Ponte sul Maggio, sulle colline bolognesi con il progetto di costruirsi una serra e dedicarsi ai fiori. In paese vivono centododici anime compresa una decina di extracomunitari. I primi mesi lo tengono impegnato nel progetto e nella costruzione della serra. Il vecchio professore ha giurato di escludere definitivamente dalla sua vita ciò che gliene aveva dato il senso e che lo aveva accompagnato sino alla pensione: la politica. Ma non ci riesce e decide che lì, a Ponte sul Maggio, può essere possibile realizzare il grande sogno: una repubblica indipendente, libera e liberale che bandisca il danaro e si basi sul baratto.
L'AUTORE | Giorgio Astolfi (Bologna, 1945), è docente in pensione di Lettere negli Istituti di Istruzione Superiore. Ha pubblicato: Cronaca di una retrocessione (Firenze libri, 1977), Maria della canicola (ArpaNet, 2009), Estadio magia do gol (Aletti, 2012), Sussurri dal tempo (Spunto edizioni, 2014), Coincidenze plurime (Spunto edizioni, 2017), Testa in su (L’Erudita, 2017). Ha vinto diversi premi letterari.