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La casa editrice

            «La Gru fa editoria coraggiosa,
direi kamikaze. Ovviamente nell'accezione romantica del termine.»

Matteo Strukul

Il logo della gru, che dà il nome alla casa editrice, ha un significato profondo e si lega alla storia di Sadako Sasaki, una bambina che aveva due anni al tempo del bombardamento di Hiroshima e che si ammalò a causa delle radiazioni. Secondo una antica leggenda giapponese, chi avesse fatto mille origami raffiguranti una gru avrebbe potuto esprimere un desiderio e Sadako, che sognava la pace universale e la fine della sofferenza umana, si mise all'opera senza avere il tempo di concludere il suo lavoro. Nel 1958 fu posata all'Hiroshima Peace Memorial una statua, raffigurante Sadako che innalza l'origami di una gru al cielo, impreziosita dalla frase: Questo è il tuo pianto. La nostra preghiera. Pace nel mondo.

Nel 2005 apre a Padova Libreria Orizzonti, punto vendita indipendente nel cuore della città veneta. La libreria diventa un punto di riferimento per molti studenti e dalla collaborazione con uno di loro nasce il primo libro pubblicato con il marchio Libreria Editrice Galileiana. Si tratta di una indagine giornalistica, a cura di Francesco Taglialavoro,  su Kurt Cobain dal titolo Mi odio e voglio morire. Quello, assieme ad alcune dispense universitarie, è il primo seme della Gru.

Nel 2010 la libreria viene chiusa e nasce la casa editrice che debutta con Il mendicante di pensieri, di Meri Nigro, romanzo che vince il Premio della critica al Premio Valentina di Ascoli Piceno. Da lì in poi si succedono titoli importanti e piccoli successi quali Dieci piccoli passi, di Francesco Pierucci, che apre a recensioni su Panorama, Corriere della Sera, La Repubblica, Apologia di uomini inutili, di Lorenzo Mazzoni, che vince il Liberi di Scrivere Award nel 2013, e molti altri, fino ad arrivare su Rai 1, a DoReCiakGulp di Vincenzo Mollica, grazie ad Animali migratori, di Piero Balzoni, e in Polonia dove su Polytika sbarca Warszawa, del torinese Fabio Elia.

La politica aziendale si è da subito sviluppata su quattro binari precisi: romanzi, racconti, poesia e saggi. Le collane sono state accorpate sul finire del 2013 in queste macro tematiche.

Il 2012 è l'anno di pubblicazione di Daria, libro di debutto di Lorenzo Marone. Inoltre apre al pulp con la collana CortoCircuito, voluta da Francesca Zannella che la cura per diversi mesi e che lancia Simone Marzini con il suo Portello pulp. La collana chiude a marzo 2015. Il 2013 invece vede il lancio di POP, progetto riservato a collection letterarie e libri collettivi.

Nel gennaio del 2014 La Gru lascia Padova e migra verso il Lazio stabilendosi in una tenuta sulle colline di Sonnino, non lontano dal mare.

Il 2 gennaio 2017 la Gru si unisce ad Entropia, casa editrice indipendente con una filosofia assolutamente unica. Per saperne di più: ENTROPIA

Nel 2021 viene lanciato il progetto letterario Libero Marzetto Editore, riservato alla letteratura breve in tiratura limitata. Inoltre si lega a Unicopli per la distribuzione e la rappresentanza dei propri libri.

La Gru, tornata a Padova nel settembre 2023, prosegue il suo volo con costanza, sempre rifiutando con vigore l'editoria a pagamento che è tipografia, non editoria.

Il nostro principio resta e resterà sempre la ricerca dell'unione degli opposti e l'apertura di cuori e menti a conoscenze diverse. Siamo alla continua ricerca di nuovi autori affinchè tutti noi possiamo darci l'opportunità di diventare il cambiamento che vogliamo vedere.