Voci dal sottoscala
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IL LIBRO | Le Voci dal sottoscala vogliono essere una chiave d'anima, un canto libero, un tentativo leggero di schiudere porte smarrite, le nostre trame dimenticate del Tempo, un “pass” con cui disvelare "il divino che alberga in noi", l'unico che sa gettare vera luce sulle nostre intime consapevolezze e sa inebriarci di infinite passioni. Un cibo per l'anima, insomma. In questi versi la donna non è angelicata, è una donna con le sue contraddizioni, con la sua anima carnale, col suo gioco delle passioni, col suo smarginare. L’Amare è il centro vitale di queste poesie, non è solo amore per una donna, è l’amore gioioso e malinconico per l’esistenza, per i suoi solchi di sofferenza e per le sue esplosioni di passione.
L'AUTORE | Giovanni Cacia (Messina, 1951) nasce in un ambiente culturale. Sua madre, poetessa e musicista, lo ha introdotto alle lettere fin da subito. A 15 anni Cacia vince il Premio Mosè della Poesia. La passione per i versi non lo abbandona mai. A Padova negli anni '80, a Palazzo Ezzelino, si inventa Il sofà delle Muse, salotto letterario cui prendono parte artisti, scrittori e poeti tra cui, solo per citarne alcuni, Moravia, Goldoni, Marzotto, Bevilacqua, Sgarbi, Albertazzi, Tortorella, De Caro, Merini. Il sofà si è poi spostato anche a Milano e Verona. Cacia inoltre è tra i segnalati del premio Mario Luzi e ha scritto di medicina per diverse testate giornalistiche online oltre a esser stato consulente editoriale di Benessere e Bellessere, della rivista Antiaging, di Esteticamente e Natura e Benessere. Ha pubblicato il libro Il respiro del tempo (Campi di Carta, 2017)