La civetta di Minerva
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IL LIBRO | É il 2015 quando parto per la Scozia per frequentare un Master in Storia dell’Arte Contemporanea. Pochi mesi dopo, un male subdolo e cattivo si impadronisce di me. Mi ammalo di anoressia. Da questo momento ha inizio una lotta che durerà anni e che mi porterà ad affrontare ossessioni, paure senza volto, sussurri senza nome. Al mio fianco numerosi dottori, psichiatri, terapeuti: tante figure di supporto che mi terranno la mano durante il cammino. Il mio non è un racconto di guarigione chiara ed evidente, é una storia che prova a seguire la mappa di un percorso tortuoso. Questo è un libro sull’anoressia, sul disturbo psichico, sulla paura di vivere, di crescere. Ma é anche un libro sull’amore, sulla speranza, sulla riappropriazione della propria identità e del proprio tempo. Senza retorica.
L'AUTRICE | Margherita Ferrazza (Milano, 1992) è laureata in Storia dell’Arte e ha conseguito un master in Arte Moderna e Contemporanea presso la University of Edinburgh. Attualmente lavora come Maestra d’Arte in una scuola elementare di Milano.
Andare e ritornare, ripartire
Ho trovato questo libro un po' per caso, incuriosita sia dall'età dell'autrice (siamo coetanee) sia per il suo lavoro (sono insegnante anche io). Leggendo questa storia mi son profondamente commossa, non tanto per "pietà" ma per la forza di questa donna nel raccontarsi con una forza e determinazione unica. Il viaggio che fa in sé stessa, a mio avviso è un viaggio che la porta all'annullamento, a toccare il fondo ma che poi, la fa risalire e le permette di ripartire e ricominciare. Un libro di speranza e di grande forza. Grazie