Amigdala, aurore e radici

IL LIBRO | Questa silloge si distingue per una poetica densa e stratificata, che intreccia riferimenti simbolici, reminiscenze personali e riflessioni filosofiche. Protagonista della silloge è l'Essere che, come uno spettro in viaggio per ricolorarsi, vive al contempo tra istantanee passate, immagini oniriche e archetipiche e proiezioni nel domani. L'amigdala, metafora delle emozioni primordiali, le aurore, segno di vita che si rinnova continuamente, le radici che richiamano alla terra e alla propria storia personale, ci invitano a un dialogo autentico, a togliere le maschere sociali per cercare incontri reali, profondi, anche nel disagio e nella contraddizione.

L'AUTRICE | Isabella Garanzini è nata a Milano nel 1995. Dopo la laurea magistrale in psicologia per il Benessere, ha frequentato un master in giornalismo (RCS Academy - Corriere della Sera) partecipando al progetto “Sindrome di Stendhal, tra fascinazione e perturbante”, in collaborazione con alcuni psicologi e artisti della Galleria degli Uffizi. Si è dedicata all'organizzazione di eventi culturali indagando sul rapporto tra arte, poesia e salute mentale, in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano, Casa Alda Merini, Palazzo Ducale e Rtl 102.5. È inoltre vincitrice del Premio Ossi di Seppia sez. poesia singola inedita, ha ricevuto un riconoscimento al Concorso Lingua Madre con “Surrealismo e ritorno” al Salone del Libro di Torino e ha ottenuto una segnalazione del racconto inedito “L’ossatura iniziale e una tazza di tè” dalla giuria di Europa in Versi.  Ha pubblicato alcune poesie su “di Sesta e di Settima Grandezza”, il blog di poesia di Alfredo Rienzi, e le è stato conferito il Gran Premio della Giuria per Meriti Artistici e Morali dall’Associazione Culturale Mondo Fluttuante – Premio Internazionale di Poesia “Le Occasioni”.  Il racconto inedito "Il giro delle maschere", vincitore del Premio Letterario Casentino - Amica Foresta, sarà pubblicato insieme ad alcune poesie nell'antologia "Poeti e scrittori contemporanei allo specchio" (Edizioni Helicon). Amigdala, aurore e radici è la sua prima silloge poetica.