Trafitto dall'interno
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IL LIBRO | Lonigo è il teatro delle vite incrociate di Zosimo Rossato, importante imprenditore, e di Davide Larenzi, operaio con un passato da alcolista. Larenzi lavora presso un'azienda tessile – la Sinatex S.p.A. – con un contratto a tempo determinato. A causa della crisi un giorno di fine ottobre gli viene comunicato che il contratto non sarà rinnovato e in seguito al licenziamento ricade nell'alcol dopo mesi di sobrietà. Mentre torna ubriaco dalla moglie Teresa ha un incidente e la sua vita e quella di Rossato si uniranno, forzatamente, ancora di più.
L'AUTORE | Gianpietro Miolato (Noventa Vicentina, 1988) è docente di Lettere in una scuola secondaria. Ha collaborato con il giornale Il Basso Vicentino e con Easyvoyage. Debutta nel 2023 con Riti di passaggio (Edizioni La Gru).
Si legge d'un fiato
Libro che ho ricevuto per regalo da un amico che ha assistito a una presentazione dell'autore.
Che dire: un libro che si legge d'un fiato, cattivo al punto giusto, inaspettato nella descrizione delle psicologie decadenti dei personaggi e che va dritto al punto.
Un testo che merita di essere letto e discusso, perché di carne al fuoco ce n'è tanta.
Consigliato!
Come nella vita vera
Se si ha voglia di uscire e andare ad ascoltare una delle sue presentazioni si ha l'occasione non solo di essere sostenitori di uno scrittore che piuttosto della fama ha fame di raccontare qualcosa che tutti noi, cittadini di paese (e non di mondo, ahimè!), vediamo, ma anche di rendersi conto di quanto siano importanti le scelte o non scelte di ogni suo personaggio a definirne la loro fine, o inizio?
Come accade nella vita vera, no?
Incalzante e meticoloso e, come al solito, disturbante, parecchio.
Il che non guasta.
Un libro tanto voluto quanto evoluto, a detta dell' autore, che in una delle sue presentazioni ha svelato aver concluso un sequel.
Attendiamo.
Consiglio l'acquisto.
Leggete questo intanto!
E andate ad ascoltarlo.
Disturbante e avvincente
Un romanzo che si mette sulla falsariga della prima pubblicazione di questo giovane autore: disturbante e avvincente.
Qui non si salva nessuno perché nessuno è davvero innocente. Eppure la storia corre veloce, non ci sono momenti di noia. Anche quando il ritmo rallenta, in realtà è per rilanciare col doppio della forza quello che avverrà dopo.
Lo consiglio.
SPIETATO E CHE COLPISCE ALL'INTERNO E ALL'ESTERNO
Ho letto il primo libro dell'autore mesi fa e mi aveva abbastanza turbato, non in negativo.
Incuriosito, ho comprato anche questo.
Sono andato a una presentazione e ho capito meglio cosa volesse dire Gianpietro Miolato con questa storia.
Il libro è scritto senza fronzoli, con un linguaggio piano (parole dell'autore) e con una brutalità che non lascia margini di fraintendimento.
La narrazione scorre rapida e ogni pagina rilancia alla successiva. Si capisce, come ha detto l'autore, che la formazione narrativa del Miolato è di stampo cinematografico. Ogni capitolo "si vede" e sembra di trovarsi all'interno dei bar o delle cascine diroccate descritti.
I personaggi sono molto umani in senso assoluto: non ci sono redenzioni accomodanti, così come non ci sono sviluppi che forniscano facili catarsi al lettore.
La lettura è piacevole e scorrevole. Il colpo di scena è a metà libro. Non te lo aspetti. L'autore ha spiegato che ha optato per questa scelta per lasciare spazio alle conseguenze delle azioni dei personaggi.
Personalmente ho trovato la scelta riuscita.
Unico neo: la storia lascia margini per una continuazione.
All'incontro in cui sono andato io, l'autore ha accennato a un seguito in corso di stesura.
Sarei curioso di leggerlo e scoprire cosa accadrà a Davide e Zosimo.
Di certo non è una lettura per tutti.
Meglio così.
Consigliato!
Trafitti dalla realtà
Un libro crudo e reale al contempo. Non fraintendetemi però, non ci sono riferimenti splatter o altro..la sua crudezza sta nell'analisi spietata e dettagliata della realtà e delle dinamiche di un piccolo paese. È come se ci fermassimo ad osservare le vite dei protagonisti- dei campioni edipici- e ne rimanessimo anche noi trafitti. Non si poteva descrivere meglio la realtà della provincia, in un mondo dove non c'è speranza e non c'è salvezza, così come spesso accade nella vita reale. Un libro potente e scorrevole, leggero ma straordinariamente messaggero di riflessioni.