Qualcosa che finisce
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IL LIBRO | A seguito di un’alluvione che devasta le zone più basse della città, Flora e Bernardo si trasferiscono nella villa di Anna, sorella di Flora, e suo marito Guido. Il gesto di accoglienza, apparentemente nobile, riapre vecchi conti familiari e scoperchia dinamiche sommerse da anni: rivalità mai sopite, tensioni economiche, accuse mai del tutto dimenticate.
L'AUTORE | Giancarlo Corsetti (Cassino, 1976) è avvocato dal 2003 e cassazionista dal 2016, svolge la professione occupandosi - in maniera quasi esclusiva - di casi di diritto penale. Dal 2019 è consigliere tesoriere dell’ordine degli avvocati di Cassino. Corsetti è appassionato di sociologia e filosofia. Ha pubblicato Il gigante e altri racconti (Amazon, 2018) e I segni nascosti (Giovane Holden Edizioni, 2022).
Un romanzo sulla gente comune
Ho letto "Qualcosa che finisce" tutto d'un fiato: i personaggi sembrano veri, con le loro contraddizioni, i silenzi, le piccole paure che conosciamo tutti. L'autore ha una delicatezza rara nel raccontare l'animo umano, senza mai esagerare. Mi sono ritrovata in tante sfumature, quasi senza accorgermene.
Qualcosa che finisce
Una storia familiare scritta con leggerezza disarmante e ironia affilata. Una lettura godibile, che fa sorridere anche quando parla di ciò che fa male.
Tanto paicevole che finisce in un giorno
C'ho messo davvero poco a leggere questo piacevole romanzo che si fa leggere paicevolmente e scorre veloce. La storia ruota attorno a due coppie: i coniugi Flora e Bernardo da una parte, Anna (sorella di Flora) e Guido dall’altra. I protagonisti sono persone comuni, immerse in una quotidianità che col tempo, si è fatta prevedibile e piatta ma viene rotta dall'arrivo di una alluvione. Ognuno di loro si trova a deviare dal percorso più scontato, spinto dall’amore o dal desiderio di rompere la routine, ma anche dalla necessità di affrontare (o evitare) problemi mai risolti che continuano a riaffiorare.
Uno degli elementi più originali del romanzo è la figura del “Calcolatore”, la voce interiore di Bernardo, che l’autore trasforma in un vero e proprio personaggio: una coscienza che dialoga, giudica e accompagna le scelte del protagonista, rendendo la narrazione ancora più vivace e introspettiva.
Un romanzo che invita a riflettere sulle scelte di ogni giorno, sulle strade che si abbandonano e su quelle che si intraprendono, ricordando che la vita, spesso, prende direzioni impreviste proprio quando si cerca di proteggerla con i compromessi. Consigliato soprattutto a chi ama le storie di vita vera, raccontate con sensibilità e un pizzico di ironia ma a chiunque ha voglia di una lettura piacevole e coinvolgente.
Un bel romanzo
Qualcosa che finisce è un romanzo che colpisce per la sua autenticità. La scrittura è scorrevole, con momenti di grande verità emotiva, e i personaggi appaiono vivi e credibili. Ci sono passaggi che fanno riflettere su come la famiglia possa ferire, ma anche proteggere. Ho apprezzato soprattutto lo sguardo onesto dell’autore, che non giudica ma racconta. Lo consiglio.
Emozionante e autentico
Ho letto Qualcosa che finisce praticamente tutto d’un fiato. La storia è intensa, scritta con uno stile semplice ma profondo, che riesce a far riflettere senza mai annoiare. I personaggi sembrano veri, con le loro paure, i loro errori, le speranze. Mi ha colpito soprattutto il modo in cui l’autore parla dei rapporti familiari e delle fragilità, con una delicatezza rara. Consigliatissimo a chi ama storie che parlano di vita vera.
Realtà senza retorica
L’autore dimostra una notevole abilità nel passare con naturalezza dal dialogo fluido al flusso di pensiero diretto dei personaggi, regalando un’esperienza di lettura intensa e immersiva. Le relazioni familiari — intime, talvolta sfilacciate, sempre autentiche — acquistano spessore grazie a questa alternanza stilistica, che rende ogni voce unica e ogni riflessione carica di emozione. Un romanzo capace di emozionare senza enfasi e di costruire un equilibrio tra profondità e leggerezza che rimane nel cuore.
Piacevole e inaspettato
"Qualcosa che finisce" ti rapisce sin dalle prime pagine, costringendoti a continuare la lettura quasi d'un fiato.
Uno stile piacevole, scorrevole, che nella sua semplicità riesce a descrivere luoghi e personaggi trasportandoti nel loro mando e dandoti l'illusione di conoscerli davvero.
Tocca temi di attualità in modo mai scontato e, attraverso i personaggi, diventa un viaggio introspettivo.
Lettura consigliatissima