Riti di passaggio
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IL LIBRO | Sette racconti in cui l'autore cerca di definire il peso della quotidianità nelle azioni dei personaggi che vivono in quel non-luogo dato dalla ripetitività dei giorni e delle abitudini, spazio invisibile ma tagliente all’interno del quale si muove una lama sottile che in maniera impercettibile lacera le persone che tentano di rendere sopportabile la propria esistenza finendo per prendersi troppo sul serio, quando in realtà ognuno di noi è in balia dell’ignoto. E a noi non resta che abbandonare il controllo per attutire i colpi dell’esistenza.
L'AUTORE | Gianpietro Miolato (Noventa Vicentina, 1988) è docente di Lettere in una scuola secondaria. Ha collaborato con il giornale Il Basso Vicentino e con Easyvoyage. Riti di passaggio è il suo debutto letterario.
Riti di passaggio
Devo dire che tutti i racconti si leggono con una sorta di voracità perché oltre ad incuriosire, emozionano. Le storie non sono mai banali né prevedibili e sono veramente ben scritte. Un libro che consiglio.
Cosa può nascere dalla puzza di cimice
“La cimice” vale il libro. Trovo che sia un racconto riuscito, quella cimice si invischia dentro il lettore (ammesso che non ci sia già dentro). L’ho trovato il guizzo originale di “Riti di passaggio”. E poi mi ha ricordato “Il vischio” di Pascoli, poemetto che amo perché mostra il lato decadente di un autore (a torto) rimpicciolito a “poeta delle piccole cose”.
Di “Riti di passaggio” non mi è piaciuta particolarmente la prosa “fintamente piatta”. In altri termini, traspare qualcosa di artificioso rispetto alla prosa che secondo me l’autore voleva ottenere.. si capisce che dietro c’è un diligente lavorio di labor limae, che non si dovrebbe percepire. Visti i temi e la postura del libro, sarebbe più efficace portare agli estremi anche il discorso e poi accreditare per contraccolpo contenuti inaspettati, che devono essere estratti dal lettore, desunti dallo scioglimento di alcuni impliciti. Sarebbe una soluzione formale “più sfidante”, che costringerebbe davvero il lettore a misurarsi e a riposizionarsi in continuazione e a non farsi intrappolare dal “vediamo come va a finire”.
Storie che segnano
Profondo, fantastico, malinconico, idillico, impattante, a tratti disturbante.
I "Riti di passaggio" scritti da GianPietro Miolato (autore che sa scrivere molto bene e questi racconti lo dimostrano) sono fotogrammi di vita che passano, ci impressionano e rimangono nel cuore.
Uno stile di scrittura meticoloso, ricercato, mai pesante e nemmeno protervo, accompagna il lettore in questi spaccati di vita che hanno come minimo comune denominatore la definizione del peso della quotidianità e la continua ricerca di un qualcosa che riesca ad alleggerirla.
Un autore che sa stupire davvero. Libro consigliato!
Bello e spigoloso
Raccolta di racconti consigliata da un amica scritta bene che tiene alta l'attenzione anche se le storie sono tristi.
Bravo l'autore a raccontare argomenti spigolosi senza cadere nel ridicolo.
Un libro che va capito.
Fantastico o reale?
Un libro da assaporare con calma leggendo tra le righe.
Spaccati di vita fantastici o reali?
“ Siamo esseri nati con l’istinto alla socializzazione, ma al contempo ci è data piena consapevolezza della nostra finitezza; abbiamo bisogno di condividere parte della nostra vita con gli atri, ma nondimeno ricerchiamo l’individualità; desideriamo l’approvazione, ma nutriamo la solitudine…”
cit. Riti di Passaggio
Titolo azzeccato per l'insieme di storie racchiuse
Un libro che va capito e per quanto possa sembrare una lettura leggera visto che si tratta di un insieme di racconti, man mano che si prosegue con la letture si capisce dove vuole portarti l'autore, ovvero ad una piccola riflessione spontanea tra il non giudicare le apparenze e il non dare per scontato quello che le persone mostrano della loro vita. Una nota di merito all'autore per il modo in cui trascrive le storie perché ha la capacità di tenere sempre vivo il racconto e di non renderlo.
Come prima uscita non c'è male e mi aspetto nuovi racconti!
Pelle d'oca
Voglio scrivere questa recensione mentre le emozioni che mi ha dato la lettura sono ancora vivide.
Questo libro è a dir poco disturbante (o perturbante se preferite) eppure lo consiglio vivamente, è una lettura interessante e coinvolgente.
Notevole ma non per tutti
Scrivo questa recensione dopo aver comprato il libro su suggerimento di un amico.
I racconti sono scritti con cura e si capisce che l'autore ci teneva a farti sentire le emozioni dei personaggi.
La scrittura scorre bene anche se a volte è stato difficile comprendere i ragionamenti dei personaggi. Troppo intellettuali!
Molto cattivi i racconti la scatola e la cimice.
Una lettura non per tutti ma intrigante e che consiglio.
Complimenti a Gianpietro Miolato!
Scarpe sportive
Riti di passaggio è un'escursione da compiere a schiena dritta e piedi ben piantati a terra, su scarpe possibilmente comode e ben allacciate.
L'autore non ha nessuna intenzione, infatti, di ingraziarsi con enfatiche ruffianerie il pubblico, anzi, con una scrittura puntuale e meticolosa, a tratti maniacale e senza superficiali imbellettamenti, ti conduce nel disagio lasciandoti con una generosa dose di cruda verità e dell'imprevisto amaro in bocca.
(Consigli d'uso:
delle scarpe sportive consunte sono perfette per l'occasione).
Il libro perfetto per la melanconia d’autunno
'Riti di passaggio' vi porta attraverso esattamente quanto vi promette dal titolo: un tormentato percorso costellato di situazioni costruite solidamente dall'autore che riesce a trasportare il lettore nella stessa stanza dei personaggi, costringendolo a viverne le stesse sensazioni, gli stessi disagi e percorrere le stesse nebbiose strade. Dalla raccolta di racconti traspare una poetica affascinante e melanconica, rara in un autore contemporaneo.
Il libro perfetto per l'autunno, lettura consigliata e soprattutto accompagnata del vostro alcolico da poeti maledetti d’elezione.
Inaspettato
L'autore, con uno stile incalzante e scorrevole, trascina il lettore nelle vite dei suoi personaggi..spesso mettendoci alla prova e facendoci fare i conti con la cruda realtà. Una raccolta di racconti che ciascuno a suo modo porta il lettore a riflettere e interrogarsi con i propri traumi o le proprie paure, un libro che non teme di parlare di cose scomode o di portarci a scoprire i lati piu' oscuri dell' "umanità". Ho amato molto la scelta del primo e dell'ultimo racconto.